Caffè con il fantasma

Diverse settimane fa mi è stato chiesto di scrivere una dichiarazione d’amore a qualcuno. Lì per lì non ho avuto frasi originali o semplici da trascrivere e così, siccome il tempo stringeva, ho messo nero su bianco la prima cosa che mi è venuta in mente.

 

Molti secondi, alcune ore e tanti giorni dopo ho trovato la dichiarazione definitiva sincera e (abbastanza) carina da farti:

Se assumere caffè molto zuccherato è l’unico modo per vederti io continuerò a farlo sempre e per sempre perché amo te e il caffè (forse più il caffè)

Questa dichiarazione (piuttosto banale) è frutto di una visione.

Mi è sembrato di vederti tra la folla. Vederti davvero.

Invece è stato l’effetto collaterale del troppo zucchero in corpo.

peccato.

l

Amanda Oleander Art,Facebook, 2018.

Buonanotte.

Erre.

Domande stupide

Quando sogno qualcuno, che conosco, mi chiedo sempre, una volta svegliata, se anche questo ha vissuto parte del mio sogno cioè se effettivamente ci siamo incontrati “alle porte del sogno”, come  scriveva nella sua bellissima canzone il chansonnier Francesco Bianconi per Irene Grandi
. . .
resto a pensarci per tutta la giornata senza trovare una risposta, purtroppo. Deprimendomi ancora di più.
Gioco di masochismo puro io mio, lo so, sia ad occhi aperti che ad occhi chiusi.
Secondo me la persona che sogniamo non vive lo stesso nostro sogno ma lo sente, mi spiego…si sente adosso una sensazione particolare che lo muove per tutta la giornata; solo noi che sogniamo attivamente la percezione è reale, nella sua fantasmagoria; mentre per “chi è sognato” rimane un qualcosa di nebuloso.
Credo di dovermi fermare, questa notte potrebbe venirmi a tirare i piedi Freud o qualche altro psicanalista.
Di una cosa sono sicura, questo mio vaneggiare non ci sarebbe se ci fossi tu con me.

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Buonanotte.
Erre.
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